Osteopatia
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______________INFORMATIVA OSTEOPATIA_____________
Alcune indicazioni al trattamento Osteopatico
Il Trattamento Osteopatico non cura le patologie, esso utilizza un approccio manuale non invasivo per promuove le naturali capacità di adattamento e di autoregolazione intrinseche dell’organismo, ottimizzando in questo modo tutti i processi fisiologici e contribuendo al miglioramento dello stato di salute. Questo non va in antitesi con la medicina ufficiale (termine improprio in quanto la medicina è unica) anzi va a prevenire l'instaurarsi di possibili patrologie rafforzando i naturali processi biologici che portano all'autoregolazione. In campo medico, quando l'osteopatia entrerà a tutti gli effetti ad essere una disciplina sanitaria, potremmo anche agire su patologie conclamate, sempre su diagnosi e prescrizione medica. Tutto questo rende il Trattamento Osteopatico utile a tutti coloro che soffrono di squilibri posturali e disturbi funzionali del sistema muscolo-scheletrico e non, in assenza quindi di lesioni organiche.
Disfunzioni osteoarticolari:
- disfunzioni lombarI, cervicalI, dorsalI (tutte queste condizioni se non bilanciate potrebbero instaurare algie in sede o anche a distanza tipo radicolalgie e nevralgie all'arto inferiore e superiore, patologie osteo-tendinee, ernie del disco, disfunzioni posturali, paramorfismi etc…)
- disfunzioni alla spalla (tutte queste condizioni se non bilanciate potrebbero instaurare algie in sede o anche a distanza, nevralgie, instabilità, patologie degenerative tipo artrosi, patologie della cuffia dei rotatori, tendinopatie, capsuliti etc…)
- disfunzioni al gomito (tutte queste condizioni se non bilanciate potrebbero instaurare algie in sede o anche a distanza e crearmi epicondiliti ed epitrocleiti, nevralgie etc…), disfunzioni alla mano (tutte queste condizioni se non bilanciate potrebbero instaurare algie in sede o anche a distanza tipo post traumatiche, rizoartrosi, De Quervain, nevralgie tipo sindrome del tunnel carpale etc…),
- disfunzioni agli arti inferiori (tutte queste condizioni se non bilanciate potrebbero instaurare algie in sede o anche a distanza e crearmi coxalgie, gonalgie, pubalgie, tendiniti della zampa d’oca, patologie meniscali etc…… algie del piede tipo metatarsalgie, esiti post-traumatici etc.
- quindi se non risolte queste disfunzioni potrebbero portare a gastralgie, stipsi, reflusso gastro-esofageo, ciclo doloroso, incontinenza urinaria, problemi di erezione etc.
- Altre volte il sistema viscerale quando in disfunzione, per esempio conseguenze di cattive abitudini alimentari, potrebbe dare algie riferite al sistema muscolo-scheletrico e causare quindi dolori al corpo come conseguenza di una tensione degli organi interni, quindi agiamo sempre prima che si instauri la patologia o il dolore.
Ancora, le disfunzioni osteoarticolari potrebbero darmi come conseguenza ripercussioni sul sistema nervoso periferico:
- nevralgie cervico-brachiali, nevralgie intercostali, cefalee ed occipitalgie cervicogeniche, sciatalgie, cruralgie, vertigini, quindi agiamo sulle disfunzioni per evitare l'instaurarsi della posssibile patologia.
Disfunzioni del sistema muscolo-scheletrico come su altri sistemi potrebbero influire sull'instaurarsi di stati di stress, ansia, disturbi del sonno, disturbi del comportamento, quindi agiamo sempre in modo preventivo.
Sistema polmonare e del circolo:
Disfunzioni del sistema osteo-articolare potrebbero influire sul neurovegetativo e peggiorare delle situazioni in essere, quindi non si agisce sulla patologia in modo specifico tipo bronchite, asma, BPCO, stasi linfatiche ma si mira al ripristino del solo riequilibrio orto e parasimpatico.
Sistema metabolico:
Disfunzioni del sistema osteo-articolare potrebbero influire se non riequilibrati creandomi possibili problemi al sistema immunitario, nutrizione, endocrino in generale.
Quali sono le tecniche osteopatiche?
Ci sono rischi per il paziente?
Nella pratica Osteopatica vengono utilizzate diversi tipi di tecniche che possiamo distinguerle in due grandi gruppi:
- Tecniche dirette
- Tecniche indirette
Tra le tecniche dirette più utilizzate c'è il Thrust (il cosiddetto scrocchio articolare), la Muscle-energy e tecniche viscerali. Tra le tecniche indirette ci ritroviamo tecniche fasciali, viscerali, craniali; la più famosa è sicuramente lo Strain Counterstrain, una metodica osteopatica Americana ideata a cavallo tra gli anni 50-60 del secolo scorso dal dott. Jones medico Chirurgo Osteopata Americano.
La tecnica Strain Counterstrain è un approccio dolce, atraumatico ed è quella da me principalmente utilizzata. Sono oramai 21 anni che mi sono avvicinato a questo mondo fantastico che è l’osteopatia; l’esperienza sul campo associato all’incontro di grandi professionisti come Alain Barnard (fu direttore E.O.P), Maurice Audouard (fu direttore C.E.R.D.O.) , Adrianus De Koning (direttore I.C.O.M.M.) e il Dott. Erik Gandino (direttore dell’istituto Jones in Europa), sono stati la chiave di svolta del mio orientamento professionale. L’osteopatia è una disciplina complessa ed affascinante, che dà risultati spesso sorprendenti; ma non è priva di rischi, specie quando si utilizzano le proprie mani in maniera inadeguata.
Fare una tecnica di Thrust cervicale (ossia uno scrocchio) per esempio, al di là del corretto gesto tecnico, al di là di chi la esegue fisioterapista, medico, osteopata è sempre un rischio, in quanto le variabilità anatomiche del distretto cervicale possono essere molteplici, le sensibilità di ogni paz. sono soggettive, la reazione ad un trauma non sempre può avere sintomi specifici ed anche le indagini radiografiche non sono sempre impeccabili;
basti pensare alle probabili conseguente di una tecnica di Thrust su di seconda vertebra cervicale con frattura non diagnosticata, su di un’ernia espulsa non diagnosticata, su un infarto in atto non diagnosticato. Per non parlare del rischio di dissezione dell’arteria vertebrale; la principale causa di questo ultimo evento sta nella rotazione del capo, mantenendo una iperestensione del collo e del mento, infatti tale manovra, anche in relazione ad uno studio post-mortem condotto da Tatlow e Bammer, evidenzia una compressione ed un attorcigliamento dei vasi del collo con restrizione del lume dell’arteria vertebrale controlaterale a senso della rotazione; tale evidenza, associata al fatto della nota debolezza dell’arteria vertebrale alla giunzione dell’atlante, identifica tali manovre come possibile causa di dissezione di questa arteria. Questa potrebbe determinare una lesione ischemica a carico della porzione laterale posteriore del bulbo la cosidetta sindrome di Wallenberg è una sindrome alterna e perciò si caratterizza per:
- Omolateralmente alla lesione: sindrome di Bernard-Horner, nistagmo rotatorio, talvolta lateropulsione, talora atassia o sindrome cerebellare a predominanza statica, ipoestesia facciale termodolorifica, paralisi dell'emivelo, dell'emifaringe e dei muscoli laringei
- Controlateralmente alla lesione: ipoestesia corporea termodolorifica.
Queste metodiche applicate al rachide cervicale possono risultare pericolosissime anche in mani esperte.
Queste tecniche venivano, ed ancora oggi vengono, insegnate nelle diverse scuole di Osteopatia in modo troppo superficiale omettendo i rischi concreti a cui va incontro il paziente. Ecco perché ho scelto di avvicinarmi 10 anni fa al Counterstrain, tecnica applicabile su bambini, anziani, in quanto dolce, atraumatica, indolore e priva di rischi in quanto non supera mai la barriera anatomica delle strutture trattate. È una tecnica che svolge una potentissima neuro-modulazione su tutti i tessuti ai quali vieni applicata; risolvendo appunto quelle disfunzioni prima citate. Oltre a praticarla quotidianamente sui miei paz. ottenendo ottimi risultati, dal 2017 ho avuto l’onore di trasferire la mia esperienza in Counterstrain ai miei colleghi fisioterapisti, osteopati e medici divenendo un docente ufficiale della Jones institute in Italia.
ATTUALMENTE, L’OSTEOPATIA È RICONOSCIUTA UFFICIALMENTE NEGLI STATI UNITI, IN CANADA, IN AUSTRALIA, IN NUOVA ZELANDA, IN ISRAELE, IN GRAN BRETAGNA, IN BELGIO ED IN FRANCIA.
NEL 29 MAGGIO 1997 A BRUXELLES, IL PARLAMENTO EUROPEO HA ACCOLTO UN’ISTANZA IN CUI SI CHIEDE ALLA COMMISSIONE EUROPEA D’INTRAPRENDERE UNA PROCEDURA DI RICONOSCIMENTO DELLE MEDICINE NON CONVENZIONALI.
IL 20 DICEMBRE 2012 IL PARLAMENTO ITALIANO HA APPROVATO IN VIA DEFINITIVA LA LEGGE 3270 CHE COLLOCA L'OSTEOPATIA TRA LE “PROFESSIONI INTELLETTUALI NON ORDINISTICHE” IN UN MODELLO DIVERSO, APERTO, ORGANIZZATO SU BASE VOLONTARIA, ORIZZONTALE, IN CUI LA LEGITTIMAZIONE È’ FRUTTO DI UN'AUTOREGOLAMENTAZIONE, DALLA QUALE SCATURISCONO ATTESTAZIONI E CERTIFICAZIONI DELLE COMPETENZE IN MODO CHE GLI UTENTI POTRANNO SCEGLIERE TRA OPERATORI ACCREDITATI.
L’OSTEOPATIA È STATA RICONOSCIUTA FORMALMENTE IN ITALIA COME PROFESSIONE SANITARIA (MA AL MOMENTO è ANCORA UNA PROFESSIONE OPERANTE NEL BENESSERE E NON NEL SETTORE MEDICO A MENO CHE NON SIA IL MEDICO O IL FISIOTERAPISTA AD APPLICARE LE TECNICHE) DALLA LEGGE N. 3 DELL’11 GENNAIO 2018 ENTRATA IN VIGORE IL 15 FEBBRAIO. DOPO UN ITER MOLTO LUNGO E ARTICOLATO SI È GIUNTI AL RICONOSCIMENTO DELLA PROFESSIONE OSTEOPATICA A CUI ADESSO FARÀ SEGUITO UN LAVORO TECNICO-SCIENTIFICO E FORMATIVO PER LA DEFINIZIONE DEL PROFILO PROFESSIONALE E DEL CURRICULUM DEGLI STUDI DELL'OSTEOPATA. SI ATTENDONO I DECRETI ATTUATIVI DELLA LEGGE.
Caso Clinico
Un caso apparentemente complicato ma che si è dimostrato in realtà facile da trattare.
All’osservazione il paziente si presenta come da foto a lato.
Soggetto maschio anni 75 insegnante pensionato. Tempo libero si dedica alla cura di un orticello in montagna. Un pomeriggio mi chiama e mi riferisce di aver avuto un blocco alla schiena e di stare tutto inclinato da un lato. Giunto all’osservazione da me circa dopo 3 ore dal fatto. Nell’anamnesi mi riferisce di aver avuto un malore improvviso dopo circa 2 ore di lavoro in campagna.
In un primo momento si è rialzato dalla posizione flessa trovandosi tutto inclinato sul lato sx. Riferiva debolezza nel braccio lieve impaccio motorio alla bocca durante il pranzo. Confermatomi dal figlio che
era a tavola con lui. Il paziente era stato da me circa 4 anni precedentemente per delle vertigini risolte con manovre liberatorie; circa 2 anni prima per algie lombari risolte con 2 sedute di terapia manuale Osteopatica Strain Counterstrain. (Scarica tutto il caso clinico con i punti trattati e le foto di prima e dopo, cliccando sul Pdf).
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