Neuromodulazione Auricolare - Emanuele Esaurito

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Neuromodulazione Auricolare

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_____________________Introduzione_____________________   
Sul padiglione auricolare abbiamo una rappresentazione precisa e puntuale (topografica e somatotopica) delle mappe centrali dell’apparato muscolo-scheletrico e nervoso (ossa, legamenti, articolazioni, nervi, visceri, mucose definito mondo esterno), però soltanto del dolore e della propriocezione. Anche il dolore viscerale (mondo interno) ha una rappresentazione topografica, ma più vaga e meno precisa. Per esempio se ho un dolore radicolare con irradiazione sciatalgica il punto dell’orecchio doloroso e quindi da stimolare con i semi di vaccaria è la crura dell’antelice. Stimolando per un minuto più volte durante la giornata questo punto si ha una interferenza sul dolore in quando vengono stimolate le fibre nocicettive che mantengono lo stimolo algico.

Neuromodulazione auricolare
Sull’orecchio sono rappresentate tutte le strutture del nostro corpo le ossa, i legamenti, le articolazioni, i muscoli, i nervi, i visceri, le musose ecc. sono descritte in modo molto preciso sia sulla parte anteriore che posteriore dell’orecchio. I punti auricolari del dolore furono scoperti dal Dott. P. Nogier e seguita dalla scuola francese. Lui scoprì l’esistenza di una mappa auricolare, somatotopia, significa che ad ogni un punto presente sul padiglione corrisponde una precisa struttura anatomica su cui intervengono meccanismi riflessi locali, spinali e centrali. Il modello della neuromodulazione auricolare, evoluzione della classica auricoloterapia dettata da Nogier, prevede l'esistenza a livello auricolare di due differenti sistemi terapeutici, di cui uno composto di punti riflessi dolorosi alla palpazione (con innervazione spinale) che fanno capo al circuito del dolore (classica della auricoloterapia ) e l'altro che comprende aree funzionali ad azione generale, legate all'innervazione vagale e trigeminale (integrazione della neuromodulazione auricolare). Questo complesso sistema terapeutico, basato esclusivamente sui principi della medicina scientifica, ha destato vivo interesse di diversi ricercatori, che stanno producendo numerosi lavori, con lo scopo di integrare a livello clinico questo patrimonio di conoscenze con le usuali terapie per rafforzarne i risultati in modo meno invasivo al trattamento di molte condizioni patologiche.

Uno degli aspetti peculiari della Neuromodulazione Auricolare è la nuova interpretazione che viene proposta del concetto di mappa auricolare. I punti salienti di questo modello possono essere cosi sintetizzati:  
- Sul padiglione abbiamo una rappresentazione precisa e puntuale (topografica e somatotopica) delle mappe centrali dell’apparato muscolo-scheletrico e nervoso (mondo esterno), però soltanto del dolore e della propriocezione. Anche il dolore viscerale (mondo interno) ha una rappresentazione topografica, ma più vaga e meno precisa.
- L’estensione della rappresentazione auricolare è legata alla ricchezza dell’innervazione periferica somatica e viscerale.
- I punti corrispondenti sulla “mappa” auricolare si individuano con il “test del dolore alla pressione” e sono chiamati “Punti neuroriflessi”. Sul padiglione auricolare si possono trovare dei punti e/o zone che non veicolano alcuna informazione somatotopica. Sono punti ad azione generale, psichica, di riequilibrio di funzioni dell’organismo, sintomatici (rappresentano in un certo senso il mondo interno), sono positivi al “test della resistenza elettrica cutanea”. Sono chiamati “Punti Funzionali” e sono stati individuati con un procedimento empirico - clinico.
- La stimolazione di questi punti e/o zone ha una azione terapeutica
Per esempio se ho un dolore radicolare con irradiazione sciatalgica il punto dell’orecchio doloroso e quindi da stimolare con i semi di vaccaria  è la crura dell’antelice. Stimolando per un minuto più volte durante la giornata questo punto si ha una interferenza sul dolore in quando vengono stimolate le fibre nocicettive che mantengono lo stimolo doloroso.
Se ho un dolore articolare, legamentoso avrò alla palpazione una dolenzia al punto A e quindi lo stimolo con l’applicazione di un semino di vaccaria e istruisco il paziente a farlo durante la giornata. Se il dolore è muscolare avrò alla palpazione la comparsa di una zona dolorosa dietro l’orecchio al punto B e quindi lo stimolo con l’applicazione di un semino di vaccaria e istruisco il paziente a farlo durante la giornata.
Questi invece sono alcune delle aree vagali che si stimolano per avere un effetto antinfiammatorio, analgesico, tranquillizzante ed antidepressivo applicando dei protocolli ben definiti

Indicazioni terapeutiche e trattamento
La neuromodulazione auricolare è una tecnica non invasiva senza uso di aghi ma solo con stimolazioni esterne quali, otturatore a palla, stiletto coreano ed applicazione esterna all’epidermide del padiglione di semi di Vaccaria o sferette metalliche. Lo scopo di suddetta tecnica è quella di ripristinare l’equilibrio neurovegetativo e lavorare sulla componente algica laddove sussista del corpo favorendo i processi di auto guarigione.                                            Le indicazioni terapeutiche sono molteplici, come si può ben pensare, ma personalmente le utilizzo per alleviare le algie specie in fase acuta.
Rischi generici:
il paz. potrebbe accusare dolenzia al padiglione auricolare, irritazione al padiglione in caso di allergie data dal cerotto.

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