Strain Counterstrain emanuele esaurito - Emanuele Esaurito

Vai ai contenuti

Strain Counterstrain emanuele esaurito

sottocartella home
Strain Counterstrain
Il Dr. Lawrence H. Jones, noto osteopata Americano negli anni '50, fu il fondatore della tecnica Strain Counterstrain, da prima chiamata: "Rilascio spontaneo da riposizionamento passivo". Poi successivamente modificata in "Strain Counterstrain" (SCS). Il Dr. Jones sviluppò questo approccio innovativo per il trattamento dei disordini muscolo-scheletrici. Egli era frustrato dai pochi risultati ottenuti dalle classiche tecniche  osteopatiche,   finché   un   giorno,   come  lui
stesso disse: "Mi sono inciampato su quello che considero un fortunato incidente e niente più." Infatti cercando di aiutare un paziente che soffriva da diversi mesi di una severa lombalgia, il quale chiedeva al dottor Jones se perlomeno lo potesse aiutare a dormire un po' la notte, poiché questo dolore era insopportabile. Il Dr. Jones provò a trovare la posizione più confortevole per il paziente, dopo diversi tentativi nelle varie direzioni, riuscì finalmente a trovare una posizione comoda per il paziente e quasi asintomatica. Il Dr. Jones lasciò il paziente in questa posizione per circa venti minuti, mentre visitava altri pazienti. Trascorso questo tempo tornò nella stanza e vide che il paziente era ancora comodo e privo di dolore. Cercando di aiutarlo ad uscire da tale posizione in un modo gentile per non causarli dolore; e cercando di spiegare al paziente come riacquistare tale posizione la stessa sera; si accorse che il paziente poteva reggersi diritto per la prima volta dopo mesi, ed era praticamente libero dal dolore. Il Dr. Jones disse che entrambi erano sorpresi ma lui era stupefatto! Da quel giorno Jones cercò di trovare una posizione comoda per ogni disturbo che i pazienti accusassero, gli ci vollero oltre vent'anni di studio per sviluppare e creare la definitiva tecnica di strain  counterstrain; con i suoi  punti diagnostici: "Tender Point" (TP) punti tesi, anteriormente e posteriormente al corpo, i suoi novanta secondi di riposizionamento e la giusta sequenza di diagnosi e trattamento.
Quando il Dr. Lawrence Jones morì, vi erano circa 180 punti tesi (TP) e relative tecniche per altrettante disfunzioni muscolo-scheletriche. Ad oggi i suoi successori e responsabili dell'istituto Jones hanno sviluppato e migliorato la tecnica coprendo oltre 500 (TP) ed affrontando problematiche: vascolari linfatiche ed arteriose, viscerali e dei nervi periferici, grazie a nuovi ed innovativi corsi. L'istituto Jones è l'unica organizzazione che forma docenti certificati ed autorizzati ad insegnare la tecnica Strain Counterstrain ideata dal Dr. Jones e dal suo istituto.

Il Counterstrain è quindi una tecnica di medicina manuale Americana dolce ed atraumatica di posizionamento passivo che pone il corpo in una situazione di massimo comfort, sopprimendo così il dolore per mezzo della riduzione e della soppressione dell’attività dei propriocettori responsabili della disfunzione, i quali producono un riflesso contrattile e bloccano in tal modo la mobilità articolare in una determinata posizione generando sintomatologia algica locale o riferita. Dopo aver identificato i tender point (TP) ossia il punto teso nelle fibre muscolari si mette il paziente in una posizione di massimo comfort, che viene mantenuta per 90 secondi, dopo di che si effettua un lento ritorno alla posizione di partenza. E’ una tecnica eccellente nelle forme acute per la sua gentilezza ed atraumaticità. L’operatore è guidato da ciò che porta sollievo al paziente. La gentilezza di questa tecnica si rende sicura ed efficace nel trattare anche soggetti fragili (anziani, osteoporotici, gravide) e sui bambini. Lo Strain Counterstrain può essere utilizzato come un trattamento a sè stante oppure in aggiunta ad altre forme di terapia manuale.

Scientificità del metodo
Da anni l’Associazione Osteopatica Americana (AOA) considera l'SCS la tecnica di medicina manuale più avanzata ed innovativa in ambito osteopatico; infatti essa è l'unica ad avere un istituto alla base permettendo di mantenere da un lato la purezza del metodo, dall'altro di poter sviluppare ed implementare il metodo in modo scientifico e controllato. Il Counterstrain è quanto di meglio e di più innovativo  si
possa trovare oggi in medicina manuale dal punto divista di: risposta immediata e duratura del paziente, rapidissimi tempi di recupero, atraumaticità delle manovre terapeutiche ed un approccio assolutamente indolore per il paziente. Da anni l’Associazione Osteopatica Americana (AOA) considera l'SCS la tecnica di medicina manuale più avanzata ed innovativa in ambito osteopatico; infatti essa è l'unica ad avere un istituto alla base permettendo di mantenere da un lato la purezza del metodo, dall'altro di poter sviluppare ed implementare il metodo in modo scientifico e controllato. Il Counterstrain è quanto di meglio e di più innovativo si possa trovare oggi in medicina manuale dal punto di vista di: risposta immediata e duratura del paziente, rapidissimi tempi di recupero, atraumaticità delle manovre terapeutiche ed un approccio assolutamente indolore per il paziente.
E' l'unico sistema ad avere punti diagnostici precisi legati a disfunzioni specifiche nel corpo; ciò permette una diagnosi rapidissima rispetto alla classica valutazione osteopatica. Lo Strain Counterstrain è l'unico metodo che analizzando in modo dettagliato l'intero corpo ha scoperto innumerevoli punti diagnostici sul versante anteriore del corpo, connessi a disfunzioni ed algie posteriori, che se non trattate anteriormente non portano a risoluzione. E' anche l'unica tecnica al mondo ad avere una applicabilità completa per disfunzioni di tipo: muscolo-scheletrico, craniale, viscerale, fasciale, vascolare arteriosa e linfatica oltre ad applicabilità sui nervi periferici. Si differenzia dalle molte altre tecniche manuali per il fatto che essa è completamente neurologica e non manipolativa o masso-trattiva. Lo SCS fonda le sue basi applicative su processi neuro-fisiologici che regolano il corpo umano, portando quindi al completo ripristino delle funzioni compromesse. Questo è il motivo fondamentale del perché essa risolve laddove le altre tecniche tendono a fallire. La sua attuazione infatti non è diretta alla disfunzione muscolo-scheletrica in sè, ma alla specifica riprogrammazione neurologica del circuito α-γ e simili, che mantengono le disfunzioni in atto. Questo approccio infatti ha la peculiarità di permette una comunicazione diretta e profonda con il sistema nervoso, riuscendo quindi a correggere in modo immediato e duraturo l'errata programmazione neurologica alla base di tutte le strutture innervate da recettori contrattili, siano esse: muscoli, tendini, legamenti, fasce, vasi o nervi. Si ottiene quindi in pochi secondi un completo ed immediato sblocco articolare, una distensione o recupero di forza muscolare; proprio grazie alla capacità del (SCS) di ripristinare subito il corretto funzionamento del sistema periferico che risulta neurologicamente inibito o malfunzionante per svariati motivi che possono essere occorsi al corpo. La tecnica è “letteralmente” in grado di sbloccare l’errore e resettare il sistema, il tutto in massimo 90’’ (tempo neurologicamente fisiologico nel corpo umano). Negli ultimi anni le ricerche della Jones Institute hanno portato ad una ulteriore evoluzione della metodica abbassando i tempi di risposta per il corpo sotto i 10 secondi.
Tutte unite queste caratteristiche la contraddistinguono da altre metodiche di medicina manuale, rendendola unica. L'esclusività della formazione garantisce una qualità eccelsa agli operatori che si formano con la Jones Institute. Grazie al notevole approfondimento di nozioni fornite ad ogni corso e le conoscenze delle più recenti scoperte in ambito neurofisiologico l’istituto si prefigge l’obbiettivo di perfezionare i professionisti esperti e di formare in modo efficace, pratico e non dispersivo i partecipanti nella fase iniziale della loro carriera.

L’istituto unico nel suo genere propone a tutti i professionisti in ambito medico, riabilitativo, osteopatico e chiropratico una formazione completa nella vera Osteopatia Americana; tramite l'apprendimento della metodica Strain Counterstrain, ideata dal Dr. Lawrence H. Jones negli Stati Uniti negli anni ‘50 e portata avanti dal suo discente Randall S. Kusunose PT, OCS, JSCCI; attualmente presidente della Jones Institute e docente della stessa. Il metodo Strain Counterstrain si basa sulla dimostrazione scientifica che la maggior parte dei dolori muscolo-scheletrici sono causati da un’errata interpretazione del messaggio afferenziale da parte del sistema nervoso spinale; che induce una scarica riflessa nel motoneurone, portando ad un errato stato di tensione, creando il circolo vizioso dolore-contrattura-dolore.
Al dott. Jones va il merito della scoperta di punti diagnostici disseminati su tutto il corpo, da lui chiamati: "Tender Point"(TP), i quali rappresentano specifiche disfunzioni somatiche e guidano l’operatore durante tutta l’esecuzione del trattamento.                                                                                             Le conferme scientifiche (JAOA • Vol 106 • No 9 • September 2006 • 537-545),  i numerosi studi clinici, le molteplici pubblicazioni e libri sull’argomento, hanno permesso di trasmutare la passata pratica manuale in un metodo scientifici.
Alcune indicazioni terapeutiche:
Le indicazioni terapeutiche sono quelle riconducibili all’osteopatia ed alla fisioterapia in generale in quanto la metodica potrebbe essere il giusto connubio tra i due. A volte anche un trattamento specifico riabilitativo, tipo post-chirurgico, necessita prima di un riequilibrio neurologico dei recettori periferici per ristabilire l’omeostasi e ridurre l’algia di zona (quindi osteopatia Counterstrain), per poter poi procedere nel recupero funzionale fisioterapico.

Disfunzioni osteoarticolari:
  • lombalgie, cervicalgie, dorsalgie (tutte queste conseguenze di spasmi muscolari, sovraccarichi osteo-tendinei, ernie del disco, disfunzioni posturali etc…)
  • algie alla spalla (radicolopatie, nevralgie, instabilità, patologie degenerative tipo artrosi, patologie della cuffia dei rotatori, tendinopatie, capsuliti etc…)
  • algie al gomito (epicondiliti ed epitrocleiti, nevralgie etc…), algie alla mano (post traumatiche, rizoartrosi, De Quervain, nevralgie tipo sindrome del tunnel carpale etc…),
  • dolori articolari agli arti inferiori (coxalgie, gonalgie, algie del piede tipo metatarsalgie, esiti post-traumatici etc.)
  • pubalgie, tendiniti della zampa d’oca, patologie meniscali etc……

Rientrano nel capitolo delle disfunzioni osteoarticolari anche quelle viscerali quando sono conseguenze di disfunzioni della colonna vertebrale che, attraverso i nervi che arrivano agli organi, ne rallentano la funzione:
  • gastralgie, stipsi, reflusso gastro-esofageo, ciclo doloroso, incontinenza urinaria, problemi di erezione etc.
  • altre volte il sistema viscerale quando in disfunzione, per esempio conseguenze di cattive abitudini alimentari, potrebbe dare algie riferite al sistema muscolo-scheletrico e causare quindi dolori al corpo come conseguenza di una tensione degli organi interni.

Ancora, le disfunzioni osteoarticolari potrebbero darmi come conseguenza ripercussioni sul sistema nervoso periferico:                                                    
  • nevralgie cervico-brachiali, nevralgie intercostali, cefalee ed occipitalgie cervicogeniche, sciatalgie, cruralgie, vertigini.

Sistema Psicosociale:
  • stress, ansia, disturbi del sonno, disturbi del comportamento

Sistema polmonare e del circolo:
  • bronchite, asma, BPCO, stasi linfatiche

Sistema metabolico:
  • sistema immunitario, nutrizione, endocrino in generale
Caso Clinico
il paziente veniva all’osservazione per un disequilibrio posturale antalgico da pregresso fenomeno radicolare L4-L5 a sx. Diagnosi medica specialista Neurochirurgo: lombosciatalgia sx da ernia preforaminale sx. Piano di trattamento fisioterapico: 10 sedute di rieducazione posturale con metodo Mézières.
Quando venne all’osservazione gli feci dei test di mobilità della colonna lombare: test di flessione sintomatico radicolare all’arto inferiore sx a circa 80°, test di estensione della colonna sintomatico radicolare all’arto inferiore nei primi 5°, test di inclinazione dx del tronco non sintomatico, test di inclinazione sx sintomatico radicolare entro i primi 5° di movimento. Test di Spurling positivo a sx.
Alla palpazione ritrovai anteriormente 2 tender point: Iliacus (muscolo iliaco) a dx ed ABL2 a sx (Muscolo Psoas). Posteriormente ritrovai un Tender Point a dx riferito alla disfunzione del muscolo quadrato dei lombi. Siccome il paziente era ancora in una fase algica ed alcuni movimenti, specie quelli in correzione del suo schema antalgico, erano impossibili ad effettuarsi per l’aumentare del dolore (anche i test iniziali erano concordi), si provvidde a concordare con il medico-specialista un trattamento diverso dalla rieducazione posturale, da lui prescritta, almeno nella prima fase. In queste situazioni bisogna prima mettere a posto neurologicamente la zona lavorando in accorciamento su alcune strutture in disfunzione con la tecnica di terapia manuale Strain Counterstrain per poi procedere, a sintomatologia radicolare risolta, al trattamento Mézières.
Come riportato dalla cronologia delle foto dopo 2 trattamenti il paziente era sensibilmente migliorato nel suo assetto posturale con scomparsa del dolore radicolare. I movimenti di flessione, estensione e inclinazione dx erano liberi ed asintomatici; l’inclinazione sx era leggermente sintomatica negli ultimi gradi ma solo in zona L4-L5 e non più radicolare.
Le successive sedute furono, come da prescrizione medica, di rieducazione posturale Mézières coadiuvato sempre da un riequilibrio neuromuscolare Strain Counterstrain.

1° visita - pre trattamento

1° visita - post valutazione

1° visita - post trattamento

2° visita - Pre trattamento (dopo 7 giorni)

2° visita - post trattamento

3° visita - pre trattamento (dopo 19 giorni)

3° visita - post trattamento (dopo 19 giorni)

Video Del Dott. Emanuele Esaurito
Dott. Emanuele Esaurito come docente ad un corso Counterstrain
Dott. Emanuele Esaurito come docente ad un corso Counterstrain
Dott. Emanuele Esaurito come docente ad un corso Counterstrain
Dott. Emanuele Esaurito tratta uno studente ad un corso Counterstrain
Dott. Emanuele Esaurito trattamento in studio con il Counterstrain
Dott. Emanuele Esaurito come docente ad un corso Counterstrain
Dott. Emanuele Esaurito come docente ad un corso Counterstrain
Dott. Emanuele Esaurito trattamento in studio con il Counterstrain
Contattaci
Per avere informazioni più dettagliete sulle nostre terapie e sui servizi offerti dal centro; oppure per fissare un appuntamento con il Dr. Emanuele Esaurito





Tsrm iscrizione albo 1443
M.R.O.I. (Registro Osteopati Italiani) tessera n.5282
Emanuele Esaurito
Studio EG
Corso Garibaldi 162 parco Fiore - 80055 Portici (NA)
+39-081/843.14.80 | +39-333/276.38.41
info@emanuele-esaurito.it

Torna ai contenuti